Circoli Didattici, cosa sono, le loro funzioni e significato

L'accezione circolo didattico è spesso e volentieri ignota nel suo significato e confusa con quella più ampia di istituto comprensivo.
Il circolo didattico è l'ufficio, dove vengono inviate le domande di iscrizioni degli studenti nonchè del personale docente.
Tra le sue funzioni, vi è, infatti quella di occuparsi di smistare le pratiche relative alle graduatorie degli insegnanti.
Un docente che invia la propria disponibilità per un determinata scuola del circolo didattico, potrà essere convocato, anche per una scuola diversa, purchè, appartentente allo stesso circolo.
Altresì il circolo didattico è il complesso delle sedi scolastiche materne e primarie, appartenenti ad un determinato territorio.

La scuola dell'infanzia, in precedenza denominata materna, non rientra nel percorso di studi obbligatori, e si rivolge ai bambini tra i 3 e i 5 anni. Essa svolge una funzione prescolastica. Il suo apporto è soprattutto pedagogico, permette al bambino di affrontare il distacco dai genitori e socializzare con i suoi coetanei. Nelle scuole statali dell'infanzia,l'orario scolastico è, di norma, di 8 ore, per un totale di 40 ore settimanli.
E' richiesta la presenza di due insegnanti, ai quali è richiesta per un certo quantitativo di ore la compresenza, al fine di permettere il normale svolgimento delle attività didattiche. In particolare, è necessaria la compresenza nella fase del pranzo ed antimeridiana. Ogni docente deve comunque coprire le 25 ore di servizio.

In base al D.M. 18.12.1975 contenente le "Norme sull'edilizia scolastica", la scuola dell'infanzia, a seconda dell'attività svolta deve possedere i seguenti requisiti:

  • Tavoli e sedie per le attività dette ordinate;
  • Mensa, cambio d'abito e cura della persoan per le attività pratiche.
Per insegnare alla scuola dell'infanzia si deve, attualmente, essere in possesso della Laurea Magistrale in formazione primaria classe LM 85 BIS, o del diploma di scuola magistrale purchè conseguito nel biennio 2001/2002.

Alla scuole dell'infanzia seguono le scuole primarie, prima della riforma Moratti del 2003 conosciute con la terminologia elementari. Le scuole primarie sono obbligatorie, esse costituiscono, in Italia, il primo livello di istruzione. L'articolo 1 comma 622 della Legge n.296 del 2006 ha, infatti, sancito l'obbligatorietà del percorso scolastico dai 6 ai 16 anni.
Con una durata di 5 anni, alle scuole primarie si accede all'età di 6 anni, con la possibilità di anticiparsi per i tutti bambini che ne compiano 6 entro il 30 aprile dell'anno scolastico da frequentare. il percorso si completa all'età di 10 anni. Sono previste un massimo di 40 ore a settimana, dal lunedì al venerdì, per circa duecento giorni all'anno.
Le classi devono comprendere, un numero minimo di 15 alunni fino ad un massimo di 26 , o anche 27 se si costituisce una sola classe. Tuttavia, nel caso di scuole situate su isole o comuni di montagna sono previste delle deroghe, riducendo il numero minimo a 10 anni o costituendo delle pluiriclassi ovvero sezioni con alunni che frequentano anni diversi.
Ai fini dell'insegnamento nelle scuole primarie, a partire dall'anno scolastico 2011/2012, è necessaria il conseguimento della Laurea magistrale a ciclo unico di 5 anni.