Scuole elementari in Italia, suddivise per regione

L'inizio della scuola elementare è una tappa fondamentale per ogni bambino che inizia a rapportarsi alla società e a persone diverse da quelle che compongono la propria famiglia gettando le basi della sua coscienza da cittadino.

Negli ultimi anni la scuola italiana ha subito dei cambiamenti che non sempre hanno portato innovazioni, anzi talvolta hanno restaurato vecchie consuetudini.

Con la riforma dell'istruzione del 2003 di Letizia Moratti quella si chiamava scuola elementare, è diventata la scuola primaria. Tuttavia se è cambiata la forma, la sostanza resta immutata.

Nel parlare comune è rimasta la vecchia etichetta di scuola elementare per indicare la prima tappa del percorso obbligatorio di istruzione scolastica prevista dall'ordinamento italiano.

I bambini iniziano il loro percorso formativo a sei anni dopo aver frequentato tre anni di scuola dell'infanzia, preparandosi ai successivi tre anni di scuola media ora chiamata scuola secondaria di primo grado. Per entrare in prima elementare i bambini devono compiere sei anni entro il 30 aprile dell'anno scolastico che intendono frequentare. Questa è l'unica condizione che devono rispettare le famiglie per avviare la procedura d'iscrizione che a partire da gennaio 2013 si svolge esclusivamente on line.

La stessa riforma ha anche abolito gli esami di licenza che fino al 2003 erano previsti a conclusione del ciclo di studi.

La scuola italiana è protesa ad applicare principi di autonomia che rendono le varie scuole enti autonomi. Su questa linea l'autorità scolastica è rappresentata dal dirigente scolastico che ha assorbito la figura del direttore delle scuole elementari e del preside delle scuole medie. Tutti gli istituti sono organizzati come comprensivi che raggruppano i primi tre livelli dell'ordinamento italiano: scuola dell'infanzia, scuola elementare e scuola media.

La riforma firmata da Mariastella Gelmini ha reintrodotto il maestro unico a partire dall'anno scolastico 2009/2010.

L'attuale struttura della scuola primaria comprende un anno iniziale (la prima elementare) e due bienni (seconda e terza elementare e poi quarta e quinta).

Molte scuole in Italia sono organizzate per fornire alle famiglie un servizio a tempo pieno: gli alunni svolgono quaranta ore di lezione distribuite fra il mattino e il pomeriggio del lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì mentre il sabato è libero per studenti e insegnanti. In questo modo si è cercato di venire incontro alle esigenze dei genitori che lavorano e dei bambini che necessitano di essere seguiti con più sistematicità per ottenere migliori risultati di apprendimento.

Durante gli anni delle scuole elementari i bambini studiano le materie tradizionali come italiano, matematica, storia e geografia, scienze, musica, arte immagine e scienze motorie; negli ultimi anni è stato introdotto lo studio obbligatorio di una lingua europea e della tecnologia. La religione cattolica è facoltativa e dipende dalla scelta della famiglia.

L'anno scolastico è formato da circa duecento giorni raggruppati in due quadrimestri: il 30 gennaio si conclude il primo. Alla fine di ogni quadrimestre le famiglie prendono visione della pagella che dall'anno scolastico 2012-1013 si consulta on-line.